Fidenza

Fidenza
Santi Faustino e Giovita
Parrocchia
Via Abate Zani, 43036 Fidenza
Fidenza
43036
Emilia-Romagna
Italia

Festa patronale: SS. Faustino e Giovita Mm., 15 febbraio.

Feste di devozione: S. Antonio Abate, 17 gennaio.

Edifici sacri: Chiesa di S. Antonio Abate, romanica (fine sec. XII).

STORIA

È una delle parrocchie più antiche della città e del suburbio. Si ritiene che la sua prima chiesa, situata in Cittadella e demolita nel 1580 per vetustà, esistesse avanti il Mille similmente alla chiesa sussidiaria di S. Dalmazio, posta nel suburbio oltre lo Stirone. A queste due chiese se ne affiancò poi un’altra: quella di S. Antonio Abate, tuttora esistente, eretta sulla fine del sec. XII o agli inizi del XIII, epoca che corrisponde alla comparsa a Parma dei religiosi Antoniani, che a Borgo si stabilirono in un modesto convento da essi stessi edificato unitamente al tempio e ad un contiguo ospedale (ricovero, luogo di sosta) per pellegrini. È probabile che questa chiesa, dopo la demolizione delle due altre di S. Faustino e S. Dalmazio, avesse sostituito per un lungo periodo la parrocchiale e ciò spiegherebbe la scomparsa dei primi registri canonici e di tutti i documenti dell’archivio, lasciati forse incustoditi o asportati nel corso delle alterne vicende che videro il passaggio nella precettoria dei Ss. Faustino e Giovita di altre comunità di religiosi. Agli Antoniani subentrò nel 1553, quale commendatario, il card. Moroni; chiesa, convento ed ospedale passarono quindi, sulla fine del sec. XVI, ai frati del Terz’Ordine di S. Francesco, ma per breve tempo, perché di nuovo comparvero gli Antoniani, ma come semplici addetti al servizio della chiesa e dell’ospedale. Soppresso nel 1777 quest’ordine religioso, la chiesa fu ridotta a semplice oratorio sussidiario alla parrocchiale. Era sorto nel frattempo in parrocchia, per la munificenza del duca di Parma, il santuario della Madonna delle Grazie, eretto tra il 1599 e il 1608 nei pressi dello Stirone, onde l’appellativo di santuario della “Madonna dello Stirone”. Questa chiesa, poi dedicata a S. Giuseppe Patriarca, era divenuta nel 1738 la parrocchiale dei Ss. Faustino e Giovita: progettata dall’architetto borghigiano Maurizio Bacchini, vi risaltava l’architettura d’ordine corinzio, l’edificio aveva forma ottagonale ed era ricco di pitture e di decorazioni a stucco dorato, le prime dovute al bolognese Cesare Baglioni, le seconde a Marc’Antonio Casalini di Bargone. Il tempio sarebbe stato tra i monumenti ammirati di Fidenza se nel 1812 l’autorità napoleonica non ne avesse ordinato la demolizione per la necessità di raddrizzare la via Emilia. Ad uso di parrocchiale venne allora adibita la chiesa di S. Antonio Ab., che fu istituita canonicamente tale durante il rettorato del sac. Giuseppe Testa (1878-1902). Alla morte dell’ultimo parroco Giovanni Cremonesi (18/4/1950) la cura d’anime fu affidata provvisoriamente al prevosto della Cattedrale. La parrocchia, che oltre il perimetro urbano conserva un’entità territoriale ragguardevole, è stata per diversi anni priva anche di chiesa, dato che il vetusto tempio di S. Antonio Ab. fu compreso nella giurisdizione della parrocchia cittadina di S. Paolo Apostolo all’atto di sua erezione per decreto vescovile 30 giugno 1973. In seguito la parrocchia è tornata ad avere sede proprio in S. Antonio Abate, laddove l’aveva in passato, retta da un amministratore parrocchiale. La chiesa è attualmente officiata dai Fratelli Ortodossi per le loro riunioni liturgiche con il R.P. Veniamin Onu, appartenente al Clero della Metropoli di Chisinau e di tutta la Moldova – Patriarcato di Mosca e di tutta la Russia.