I matronei

I Matronei
 

A dispetto del nome è quasi certo che i matronei non ospitassero le donne durante le funzioni religiose: il loro utilizzo potrebbe, invece, essere stato riservato al clero per il culto. Nella Cattedrale di Fidenza i matronei si affacciano sulla navata con quadrifore su colonnine e con capitelli che sono per la maggior parte a crochets, particolare importante per la datazione di questi ambienti, sicuramente successivi alla facciata (XII secolo).

  
   I
 matronei sono logge interne nati nelle basiliche paleocristiane ed utilizzati anche in chiese di costruzione successiva.
   Questi elementi si affacciano sulla navata centrale e si sviluppano al di sopra delle navate laterali.
   Nell’architettura romanica e gotica, con l’acquisizione delle coperture a volta, il matroneo è usato come elemento strutturale per sostenere le spinte della volta della navata centrale. 
   Nella Cattedrale di Fidenza i matronei si affacciano sulla navata con quadrifore su colonnine e con capitelli che sono per la maggior parte a crochet, dimostrazione della datazione posteriore di questo ambiente rispetto alla facciata (i cui capitelli risalgono al XII secolo). Infatti, la differenza di materiale nella muratura dimostra che le torri laterali sono state erette prima dei muri esterni dei matronei. 
   Da notare inoltre che alcuni capitelli sono figurati per essere ammirati solamente dall’interno dello spazio del matroneo. 
   In ciascun matroneo troviamo sei archi trasversali:
 tre dei quali a sesto acuto, quelli più vicini all’abside
– gli altri tre sono a tutto sesto.
   Questi avevano propriamente una funzione statica, come scritto prima, a sostegno delle spinte della navata centrale; si considerano perciò come archi rampanti non visibili all’esterno, ma nascosti all’intero dei matronei. 
   L’uso dei matronei nelle chiese medievali è ancora oggetto di studio e si ipotizza che venissero utilizzati prevalentemente dai presbiteri per il culto.