Patrono e sagra tradizionale: Assunzione di M.V., 15 agosto.
Edifici sacri: Chiesa parrocchiale, arte contemporanea (1965).
STORIA
La sua chiesa non figura tra quelle di un largo distretto sottoposte alla collegiata di Busseto all’epoca della sua erezione (1436), sicché si deve ritenere che a quel tempo Villanova disponesse di un semplice oratorio, forse quello esistente nella località ancor oggi, appunto, appellata Oratorio, che per tradizione costituirebbe il nucleo più antico del paese. Il modesto edificio, verosimilmente ampliato, assurse al rango parrocchiale nel 1560; tuttavia, essendosi l’agglomerato urbano gradatamente spostato ai lati dell’odierna statale dei Due Ponti, nella seconda metà del 1700 si prospettò la necessità di erigere una nuova chiesa in più comoda posizione per gli abitanti. L’edificio, di un barocco campagnolo, fu costruito nel 1791 ai lati della strada principale con criteri di stretta economia: un errore iniziale che si sarebbe ripercosso sulla stabilità del fabbricato, il quale non molti anni dopo accusò cedimenti e danni notevoli provocati dall’umidità. Già oggetto di vari restauri, nel 1927 furono allargati gli archi di ferro ed incatenati i muri e due anni dopo fu restaurato il coro; le perizie tecniche prevedevano inoltre il consolidamento dei muri perimetrali mediante sottomurazioni alle fondamenta: un complesso di lavori che avrebbero richiesto una spesa ingente quanto inutile. Nel 1932 venne steso un progetto di ampliamento e di riforma della chiesa la cui attuazione fu autorizzata dall¿autorità vescovile con decreto 31 marzo di quell’anno; ma l’iniziativa dovette essere accantonata per l’impossibilità di poter reperire i fondi necessari. Da una descrizione del sacro edificio si apprende che esso era ad aula unica con tre cappelle laterali per lato, privo di interesse artistico e storico. Il campanile, a guglia ottagonale, era stato rialzato tra l’agosto e il settembre 1914 e portato all’altezza di m. 31,60. L’intero complesso della chiesa e della canonica versava in pessime condizioni statiche per il cedimento generale delle fondazioni, tanto che il tempio, sulla fine del 1961, fu chiuso al culto perché pericolante. Nella primavera 1962 ebbero inizio i lavori di demolizione del vecchio edificio: sotto i colpi di piccone crollarono le murazioni pregne di umidità; rimase in piedi il solo campanile, ma anch’esso, nell’ottobre dello stesso anno, fu demolito. Sino al maggio 1965, data d’inaugurazione dell’odierna chiesa, sostituì la parrocchiale una cappella provvisoria donata nel 1959 dalla signora Gemma Bergamaschi. All’epoca di erezione della diocesi di Fidenza (1601) la parrocchia fu compresa nel vicariato di Busseto; in seguito, essendo il paese divenuto feudo dei conti Casoni di Sarzana, legati da stretta parentela con il vescovo fidentino mons. Filippo, che governò la diocesi dal 1650 al 1659, Villanova divenne a sua volta sede di vicariato foraneo con alle dipendenze le parrocchie di Cignano, Soarza, S. Agata e S. Giuliano. Perse questo privilegio nel 1966 e presentemente fa parte del vicariato foraneo della zona piacentina.
: Collaboratore Pastorale
: Parroco