S. Giuliano Piacentino

S. Giuliano Piacentino
S. Giuliano Martire
Parrocchia
Via VI Martiri, 5, 29010 Castelvetro Piacentino
SAN GIULIANO
Castelvetro Piacentino
29010
Emilia-Romagna
Italia

Patrono e festa patronale: S. Giuliano M., 17 febbraio.

Feste di devozione: Madonna SS.ma Annunziata, alle Spine, 25 marzo; S. Bernardo di Chiaravalle, compatrono, la domenica successiva il 20 agosto.

Edifici sacri: Chiesa parrocchiale (1738/43), barocca. Chiesa della “Madonna delle Spine”, in località Spine (sec. XV). Cappellina della B.V. del Carmine, situata lungo la strada del Gazzino all’incrocio con quella della Pavesa (1800).

STORIA

L’esistenza a S. Giuliano di una chiesa pievana si riallaccia alle prime istituzioni romano-cristiane; fu certamente la prima chiesa battesimale del basso piacentino, cui facevano capo le chiese di un largo distretto. I confini del pievato, che faceva parte della diocesi cremonese, si spingevano ad ovest fino al torrente Nure, a est sino al corso inferiore dell’Arda ed oltre, a nord seguivano il Po comprendendone le isole. Dipendevano dalla pievana di S. Giuliano le chiese di S. Giorgio in Monticelli d’Ongina, del Castelletto (da molti anni soppressa), di Olza (che nel sec. XI fu sottomessa alla chiesa di S. Agata in Cremona), di S. Pietro in Corte e di Castelvetro (che se ne staccarono per entrare a far parte di un’organizzazione di tipo castrense), di Cignano, Soarza e Villanova sull’Arda, oltre a quelle minori sparse sul territorio. Ne era esclusa la chiesa dello Spirito Santo, dato che Croce S. Spirito era considerata sobborgo della città. Confinando la pieve con la diocesi di Piacenza, non erano infrequenti vertenze e contestazioni tra i due vescovi. Il Campi (“Dell’historia ecclesiastica di Piacenza”) accenna ad una lite intercorsa nel 1180 tra i vescovi di Cremona e Piacenza, Offredo e Tebaldo, interessante gli arcipreti Pietro di S. Giuliano e Anselmo di S. Martino in Olza, causa rimessa ai rettori delle chiese di Soarza, Bernardo, e di Vidalenzo, Oddone. La pievana di S. Giuliano doveva essere molto beneficiata: un atto del 15 novembre 910 rivendica al vescovo di Cremona le decime che essa era tenuta a versare unitamente a quelle delle due altre pievi cremonesi di Cuculo (Pieveottoville) e di S. Andrea. La costituzione dello Stato Pallavicino, che si venne formando sui territori che per secoli erano appartenuti all’episcopio cremonese, è all’origine del radicale mutamento che si verificò nella supremazia ecclesiastica della zona.
Per conferire maggiore prestigio a Busseto, elevata dalla potente famiglia a capitale del suo marchesato, Oberto Pallavicino detto il Magnifico chiese al pontefice Eugenio IV ed ottenne con bolla 9 luglio 1436 di poter erigere e dotare nel borgo una chiesa collegiata, alla quale avrebbero dovuto essere sottoposte le pievane di S. Andrea, di Pieveottoville e di S. Giuliano e quelle del distretto che facevano capo ad esse. Non molti anni dopo un’analoga iniziativa veniva intrapresa da mons. Carlo Pallavicino, vescovo di Lodi. Dal pontefice Paolo II egli ottenne con bolla 6 febbraio 1470 di poter erigere e dotare a Monticelli d’Ongina una chiesa collegiata decorata del titolo di prevostura Dignitatis principalis et curata; sottoponendo ad essa le chiese del cosiddetto feudo vecchio – pervenutogli in eredità alla morte del padre Orlando il Magnifico (1457) – per tale ragione scorporandolo dalla matrice di S. Bartolomeo in Busseto. Il feudo vecchio comprendeva il territorio giurisdizionale dell’antica pieve di S. Giuliano, escludendovi la zona di Soarza e Villanova sull’Arda ma includendovi quella di Castelvetro e Croce S. Spirito. Tutte le chiese divennero filiali di quell’insigne prevostura con la sola eccezione, per riguardo al suo antico titolo, della chiesa di S. Giuliano, che, pur sottomessa, mantenne la propria autonomia di parrocchiale retta da un arciprete, la nomina del quale spettava, previa approvazione ecclesiastica, alla famiglia feudataria.

Cremona Diac. Riccardo
: Collaboratore Pastorale
Via VI Martiri, 5, 29010, SAN GIULIANO, Italia