Olza

Olza
S. Valeria Vergine e Martire
Parrocchia
Strada Santi Olza Po, 24, 29010 Monticelli d'Ongina
OLZA
Monticelli d'Ongina
29010
Emilia-Romagna
Italia

Patrona e festa patronale: S. Valeria V.M., 28 aprile.

Sagra tradizionale: Madonna del Rosario, l’ultima domenica di ottobre.

Feste di devozione: Madonna di Pompei, 8 maggio e la prima domenica di ottobre.

Edifici sacri: Chiesa parrocchiale (1862), barocca. Oratorio intitolato alla Madonna del Rosario di Pompei (1936). Cappella del Cimitero (sec. XIX).

STORIA

La sua chiesa, di antichissima fondazione, faceva parte della pieve di S. Giuliano; nel sec. XI fu compresa nella giurisdizione della chiesa di S. Agata in Cremona, che si estendeva per un certo raggio anche nell’Oltrepò. Olza era allora un centro attivo di commercio che gravitava sulla vicina città ed il benessere dei suoi abitanti è dimostrato dai numerosi benefici e legati che furono eretti e fondati nelle sue due chiese, all’adempimento dei cui oneri provvedevano sacerdoti residenti stabilmente in luogo. Dalle pergamene cremonesi pubblicate si rileva, infatti, che la chiesa di Olzula vetula possedeva e mantenne, nei secoli X, XI e XII, cospicue proprietà terriere e che ben provvista era anche l’altra chiesa olzanese di S. Lorenzo, da secoli scomparsa. Gli smembramenti operati dal Po in quella zona rivierasca sottrassero alla chiesa la maggior parte del suo patrimonio; quando nel 1436 essa fu sottratta a quella cittadina di S. Agata per essere sottoposta alla collegiata di Busseto, la sua importanza era già venuta meno. Scorporata nel 1470 dalla matrice di S. Bartolomeo per passare sotto la giurisdizione della collegiata di Monticelli d’Ongina, divenne una semplice chiesa filiale curata, retta inizialmente da sacerdoti incaricati della cura d’anime da quel prevosto. Con l’erezione, nel 1601, della diocesi di Borgo San Donnino, la parrocchia acquistò la sua autonomia, confermatale nel 1608 dall’ordinario diocesano, il quale, oltre a costituirla in rettorato, avocava a sé il diritto di nomina del parroco. I maggiori danni al paese ed alla chiesa furono causati dal Po nel secolo XIX. Un registro di memorie iniziate dal priore Antonio Ricci (1773-1826) e continuate dai suoi successori, annota i danni provocati dalle continue alluvioni, le quali coinvolsero una larga fascia di terreno tra Olza e le località Castelletto e Tinazzo di Monticelli d’Ongina, queste ultime ora quasi interamente scomparse per la secolare erosione delle acque. Il raffronto fra una mappa catastale dei primi anni del 1800 e una del nostro tempo pone in evidenza i notevoli mutamenti avvenuti nella zona; per quanto riguarda Olza, vi si nota che la maggior parte dell’abitato fu sommersa dal Po, così da rendere inevitabile il graduale spostamento del paese in una zona più sicura all’interno; ed è per tale ragione che nel secolo scorso la chiesa era comunemente definita delle “campagne d’Olza” e non più di Olza.
Il pericolo di ulteriori e più gravi danni veniva rilevato nel 1875 dall’arciprete Andrea Sperzagni, il quale, nelle citate memorie, scrive che il Po premeva minacciosamente contro l’abitato erodendo il terreno per un tratto di quasi tre miglia dal cosiddetto Rottino sino alle case di Olza, internandosi poi con gran foga nello scolo del Tinazzo e nella località denominata Marianne. Questa costante minaccia, che per secoli aveva tenuto in allarme la popolazione, fu sventata dal rafforzamento degli argini, opera attuata anche in virtù del fattivo interessamento dell’arciprete Valentino Guzzoni, che sollecitò ed ottenne l’intervento dello Stato. Delle varie chiese di Olza coinvolte nell’azione distruttiva delle acque si hanno scarse notizie. Una chiesa fu demolita nel 1677; riedificata, fu consacrata l’8 giugno 1687 dal vescovo Niccolò Caranza, fu atterrata nell’agosto 1858 per essere sostituita dall’odierna, costruita tra gli anni 1864-66. La parrocchia, come è stato detto in precedenza, divenne rettorato autonomo nel 1608. Fu ristretta entro gli attuali confini dopo che venne sottratta alla sua giurisdizione l’Isola Mezzadri, che le apparteneva da antica data; questa, che faceva parte del Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla pur estendendosi sull’opposta sponda del Po, fu annessa alla Diocesi di Cremona ed alla stessa Provincia con decreto concistoriale 20 marzo 1854 e civile 21 agosto dello stesso anno. Di scarso rilievo è l’aggregazione alla parrocchia della località Dosso, stralciata dalla confinante parrocchia di Fogarole con decreto vescovile 20 aprile 1960.

Ankou Sac. Awoussa Roger
: Vicario Parrocchiale
Niemira Sac. Tomasz
: Vicario Parrocchiale