Monticelli d’Ongina

Monticelli d'Ongina
S. Lorenzo Martire
Parrocchia
0523 827278
parrocchiasanlorenzo29010@gmail.com
Piazza Fadelli, 1, 29010 Monticelli d'Ongina
Monticelli d'Ongina
29010
Emilia-Romagna
Italia

Patrono e festa patronale: S. Lorenzo Martire, 10 agosto.

Sagre tradizionali: Sagra di maggio; Madonna del Rosario, la prima domenica di ottobre (sagra grossa).

Feste di devozione: S. Giorgio M., 23 aprile; S. Giovanni Decollato nella chiesa del Cimitero, 29 agosto; S. Rocco Conf., a Borgonovo, 16 agosto.

Comunità religiosa: Suore del Cottolengo addette al Pio Ricovero “Archieri-Moruzzi-Boriani-Rapuzzi” (1923) e alla Scuola materna “Pellegrini-Guzzoni”.

Edifici sacri: Chiesa parrocchiale (insigne chiesa abbaziale e collegiata), gotica (1471-1480), monumento nazionale. Chiesa di S. Giorgio Martire, barocca (1880). Chiesa di S. Giovanni Battista nel Cimitero della parrocchia, barocca (1871). Cappella della Rocca ex Pallavicino e Casali (sec. XV). Cappella dell’Istituto S. Giuseppe (1877). Cappella della Casa di Riposo (1960). Oratorio di S. Rocco Conf. in Borgonovo (1574). Cappelline mariane in località Budrio, Quattro Case, I Granelli.

E’ la sola parrocchia di Monticelli ed è sede di vicariato foraneo.

STORIA

Se la presenza in Monticelli di un castello è documentata dal 966, non v’è alcun atto che provi l’esistenza in luogo di una chiesa prima del sec. XIV. Fu dopo l’erezione del borgo in podesteria del Comune di Cremona, nel 1300, che comparve in quello stesso anno la chiesa di S. Giovanni Battista e due anni dopo la chiesa di S. Giorgio, entrambe parrocchiali; l’una dipendente dalla pievana di Polignano in diocesi di Piacenza, l’altra dipendente dall’abbazia di Nonantola ma sottoposta alla pieve di S. Giuliano in diocesi di Cremona. La divisione delle due giurisdizioni ecclesiastiche era segnata proprio a Monticelli dal confine tra i comuni di Piacenza e di Cremona, che si sarebbe poi fissato definitivamente poco più a ovest a delimitare dapprima la giurisdizione dello Stato Pallavicino e presentemente quella diocesana. La chiesa di S. Giorgio fu con tutte le altre chiese diocesane cremonesi del distretto sottomessa alla collegiata di Busseto all’epoca della sua erezione (1436); il territorio giurisdizionale della pieve di S. Giuliano formava, con la stessa Monticelli d’Ongina, il cosiddetto feudo vecchio, di cui s’impadronì nel 1410 Orlando Pallavicino il Magnifico, che ebbe conferma del suo nuovo possesso dall’imperatore Sigismondo con diploma in data 5 dicembre 1413. Fu lo stesso Orlando ad ottenere dal pontefice Eugenio IV la supremazia ecclesiastica di Busseto – capitale del suo marchesato – sulle chiese dell’Oltrepò cremonese con l’erigervi e dotarvi una chiesa collegiata decorata del titolo di prepositura. Ma alla sua morte (1457), nella divisione dei beni tra i figli maschi, il feudo vecchio, che aveva a centro maggiore e più importante Monticelli, pervenne in eredità a mons. Carlo, vescovo di Lodi, il quale a sua volta, per assicurare agli abitanti del borgo una conveniente assistenza religiosa, si fece promotore di un’analoga iniziativa. Egli pertanto presentò istanza al pontefice Paolo II tendente ad ottenere il benestare per l’erezione a Monticelli di una chiesa a comodo dei fedeli del luogo, per i quali – a detta del Pallavicino – risultava disagevole l’uscire dal castrum per recarsi nelle chiese di S. Giorgio o di S. Giovanni a compiervi i doveri religiosi. Paolo II aderiva alla richiesta con bolla 6 febbraio 1470; il documento sanciva il diritto per mons. Pallavicino di erigere e dotare una chiesa collegiata, di trasferire in essa la cura parrocchiale delle due chiese monticellesi predette, sottoponendole alla stessa collegiata unitamente alle altre del distretto: S. Giuliano, che in ossequio al suo antico titolo di pievana rimase arcipretale e parrocchiale; Castelletto (soppressa agli inizi del secolo scorso); Olza, Fogarole; Castelvetro, Croce S. Spirito, S. Pietro in Corte, S. Maria delle Spine presso S. Giuliano, S. Nicola degli Arciboldi, Isola dei Corradi, queste due ultime da tempo scomparse. Mons. Pallavicino, oltre ad affrontare la spesa considerevole per l’erezione del monumentale tempio, lo dotò largamente. La ricchezza delle prebende e dei benefici dell’insigne prepositura creò problemi di giurisdizione, in quanto Cremona rivendicava a sé la zona monticellese e la chiesa di Busseto era poco propensa a cedere a Monticelli alcune delle parrocchie ad essa sottoposte nel 1436 in forza della bolla di Eugenio IV. Per porre fine a liti e contestazioni, il pontefice Pio V, con lettera apostolica 17 gennaio 1572, esentò la chiesa di Monticelli da qualsiasi diocesi, dichiarandola immediatamente soggetta alla Santa Sede; e riaffermava al prevosto la libertà di esercitare la giurisdizione spirituale nel territorio. Al documento faceva seguito una lunga lettera del card. Alessandro Riario Sforza, diretta più che altro al vescovo di Cremona, nella quale il porporato spiegava non solo al prevosto di Monticelli, ma a quanti avessero voluto impugnare l’autorità e la libera giurisdizione del capo della chiesa di S. Lorenzo, le ragioni che portarono all’esenzione della collegiata di Monticelli da qualsiasi diocesi. Ciononostante la decisione papale veniva nuovamente impugnata nel 1580 dal vescovo di Cremona Niccolò Sfondrati, ma il pontefice regnante, Gregorio XIV, confermava quanto aveva stabilito il suo antecessore S. Pio V. Con l’erezione nel 1601 della Diocesi di Borgo San Donnino, Monticelli d’Ongina perdette i privilegi di esenzione ed entrò a farne parte con le altre parrocchie del piacentino e del parmense che dipendevano dalla diocesi di Cremona. Venivano anche fissati i confini delle singole giurisdizioni parrocchiali, che, per quanto si riferisce a Monticelli, seguivano a ovest quelli della diocesi sino alla confluenza della strada della Motta con quella di Polignano-S. Nazzaro, risalendo poi al Po per la strada di Borgonovo e quella della Valmontana Alta. Uno stralcio ragguardevole veniva operato al territorio giurisdizionale monticellese con l’erezione della parrocchia di Villa Diversi per decreto vescovile 6/5/1913; allorché questa parrocchia venne soppressa il 21/1/1968, Monticelli riacquistò il territorio perduto limitatamente però alla parte a nord-ovest della linea ferroviaria Cremona-Piacenza: la rimanente fu, infatti, incorporata alle parrocchie di S. Pietro in Corte e di Cignano.

Ankou Sac. Awoussa Roger
: Vicario Parrocchiale
Niemira Sac. Tomasz
: Vicario Parrocchiale