S. Andrea

S. Andrea
S. Andrea Apostolo
Parrocchia
0524 92204
, 43011 Busseto
SANT'ANDREA
Busseto
43011
Emilia-Romagna
Italia

Festa patronale e sagra tradizionale: S. Andrea Apostolo, 30 novembre.

Edifici sacri: Chiesa parrocchiale, romanica, ridotta internamente allo stile barocco (1436).

STORIA

L’origine della chiesa di S. Andrea risale ad epoca non sicuramente accertabile, ma certo assai remota. Era, infatti, pievana, cioè una delle prime chiese battesimali di un largo distretto: la sua giurisdizione si estendeva in un vasto territorio compreso tra le pievi di S. Donnino (di successiva formazione), di Cucullo (Pieveottoville), di S. Martino in Olza e di S. Giuliano Piacentino.
La supremazia diocesana cremonese sulla zona appare documentalmente in un atto degli anni 916-921 con cui l’imperatore Berengario, richiestone dagli interessati, fissava i confini della diocesi di Cremona per porre fine a contestazioni tra quel vescovo ed i vescovi delle zone finitime. L’arciprete di S. Andrea era un vicario del vescovo cremonese preposto in sua vece al governo pastorale del territorio della pieve. Infatti, in un atto del 5 marzo 1317, riguardante un’ordinanza vescovile, si postilla testualmente: Exemplatum jussu Gullielmi de Goghis, archipresbyteri plebis S. Andrete ultra Padum dioecesis, vicarii Egidii episcopi electi Cremonae. Questa posizione di grande prestigio per la chiesa e per il parroco di S. Andrea era in urto con l’ambizione dei Pallavicino, i quali, risiedendo a Busseto, da essi elevata a capitale del loro marchesato, mal tolleravano che la chiesa principale di S. Bartolomeo, fatta costruire tra il 1336 ed il 1340 da Uberto Pallavicino, e quelle più antiche di S. Niccolò e della SS.ma Trinità, tutte situate entro le mura del borgo, fossero sottoposte a quella di S. Andrea. Fu per adeguare anche dal lato ecclesiastico Busseto alla già raggiunta ed affermata importanza politica che Oberto Pallavicino il Magnifico presentò istanza al pontefice Eugenio IV ed ottenne con bolla 9 luglio 1436 di poter erigere e dotare in Busseto una chiesa collegiata, decorata del titolo di prevostura, alla quale avrebbero dovuto essere sottomesse le pievane di S. Andrea, di Pieveottoville e di S. Giuliano Piacentino e quelle del distretto che facevano capo ad esse. Il Pallavicino si era anche assunto l’impegno di far restaurare e dotare le chiese più povere ed, infatti, uno dei suoi primi atti fu quello di far ricostruire dalle fondamenta la chiesa di S. Andrea e di arricchirla di benefici; ma, mentre alle due altre chiese pievane furono in parte riconfermati gli antichi privilegi, ferma restando la soggezione alla prepositura di S. Bartolomeo, quella di S. Andrea fu declassata a chiesa filiale sussidiaria curata, sopprimendone titolo, diritti ed insegne parrocchiali. Alla cura delle anime erano preposti dal capitolo della chiesa di Busseto dei vicari curati, i quali erano di solito canonici della stessa collegiata che attendevano al proprio mandato in rapida successione tra loro. La dipendenza della chiesa di S. Andrea da quella di Busseto si protrasse per secoli anche dopo l’erezione nel 1601 della diocesi di Borgo S. Donnino; tale situazione presenta una stretta analogia con quella della chiesa di S. Pietro in Corte. Soltanto nel 1946 il vescovo Francesco Giberti, con decreto del 6 agosto, dichiarava la chiesa di S. Andrea totalmente e perpetuamente scorporata dalla chiesa di S. Bartolomeo in Busseto, ripristinando l’autonomia della parrocchia e reintegrando il parroco nel titolo di arciprete.

Koffi Don Kossi Jean Paul
: Amministratore Parrocchiale
Frati Can. Alessandro
: Legale Rappresentante
, 43011, SANT'ANDREA, Italia