Polesine Parmense

Polesine Parmense
Santi Vito e Modesto
Parrocchia
Via Roma, 43010 Polesine Parmense
43010
Emilia-Romagna
Italia

Festa patronale: Ss. Vito e Modesto Mm., 15 giugno.

Sagra tradizionale: S. Fermo, la seconda domenica di agosto.

Festa di devozione: Madonna di Loreto, per l’Ascensione.

Edifici sacri: Chiesa parrocchiale, stile toscano (1720/24). Chiesa della B.V. di Loreto (un tempo indicata quale “Oratorio del Chiavicone”) in località Palazzo, d’ordine dorico (1846). Oratorio di San Lazzaro amico di Gesù al Cimitero (1866). Cappellina della Madonna di Fatima, a lato della via principale (1968).

STORIA

Di Polesine ne esistevano una volta due: Polesine de’ Manfredi, situata presso Stagno Parmense, Polesine di S. Vito, l’odierna; l’una con chiesa dedicata a S. Martino sottoposta alla pieve di S. Genesio (S. Secondo) in diocesi di Parma; l’altra con chiesa dedicata ai Ss. Vito e Modesto sottoposta alla pieve di Cucullo (Pieveottoville) in diocesi di Cremona. Polesine de’ Manfredi scomparve per erosione del Po; il Dalla Torre, nel suo manoscritto del 1564 che elenca le chiese, i monasteri ed i benefici esistenti a quella data nella diocesi di Parma, cita la sua chiesa quale ecclesia Polesni curata, da molti anni occupata dai cremonesi: e aggiunge questa postilla: Quae noncupabatur Polesni Manfredorum et erat Parmensi, sed Ecclesia et tota villa fuit a flumine Padi consumata et exportata: ideo de ea nulla est habenda ratio. L’ultimo atto che faccia esplicito riferimento al paese è del 12 luglio 1299 e riguarda il pagamento di dazi al vescovo di Cremona, che nella zona esercitava anche il potere temporale. I riferimenti all’altra Polesine, quella di S. Vito, sono numerosi a decorrere dal 1186, ma in nessuna delle pergamene comunali pubblicate è citata la sua chiesa, che tradizionalmente è ritenuta di antica fondazione. E’ soltanto nella bolla di Eugenio IV del 9 luglio 1436 che essa figura per la prima volta accanto alle altre chiese della diocesi cremonese sottoposte alla collegiata di Busseto, eretta su istanza di Orlando Pallavicino, feudatario del luogo, e da questi largamente beneficiata. Da notare che, costituitosi nel 1457 il feudo di Polesine – assegnato a Gian Manfredo nella divisione dello Stato Pallavicino tra i numerosi figli del predetto Orlando – la chiesa del paese, diversamente da quanto si verificò negli altri feudi pallaviciniani per ragioni di prestigio, non si emancipò dalla matrice di Busseto. Rimase una semplice rettoria anche dopo l’erezione della diocesi di Borgo San Donnino; divenne arcipretura nel 1753. Nondimeno i Pallavicino fecero ricostruire la chiesa e donarono ad essa arredi, sacre suppellettili e la pala dell’altare maggiore. La parrocchia ebbe inizialmente una giurisdizione territoriale ragguardevole che si estendeva anche nell’Oltrepò cremonese; questa parte è ora ridotta ad una porzione dell’isola Gerla. Comprendeva pure la frazione di S. Franca, che per decreto vescovile del 7 dicembre 1938 ne fu stralciata e assegnata a Vidalenzo. Per decreto vescovile del 20 gennaio 1962 furono però aggregate alla giurisdizione ecclesiastica di Polesine le località Motta e Consolatici Inferiore, sottratte a S. Croce.

Rukanika Rutaremara Aimé
: Vicario parrocchiale
Via Roma, 43010, , Italia