– favorisce i Lettori nello studio della Sacra Scrittura
– offre un servizio di consulenza dei Lezionari nei tempi liturgici
– offre ai lettori un vedemecum.
I Compiti del Lettore:
a) E’ compito proprio del lettore:
– verificare, prima dell’inizio della celebrazione, che tutto sia stato predisposto: l’ambone, il Lezionario aperto alla pagina appropriata e l’impianto di amplificazione acceso;
– esercitare il ministero rivestito della veste liturgica (camice bianco), partecipando alla celebrazione fin dall’inizio con la presenza nella processione introitale (cfr. Principi e Norme per l’uso del Messale Romano [PNMR] 82; Premesse all’ordinamento delle letture della Messa , in Messale Romano riformato a norma dei Decrerti del Concilio Ecumenico Vaticano II e promulgato da Papa Paolo VI, Lezionario domenicale e festivo, fascicolo supplementare, CEI, Libreria Editrice Vaticana, 1982 [POLM] 54; Disposizioni, n. 8);
– proclamare dall’ambone le letture della Sacra Scrittura, ma non il Vangelo (PNMR 34.66.89.91.150.217.272; POLM 51; Pontificale Romano riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II e promulgato da Papa Paolo VI, Istituzione dei ministeri, CEI, Libreria Editrce Vaticana, 1980 [IM] 11-12; Precisazioni, n. 8; Paolo VI, Lettera Apostolica “Motu Proprio” Ministeria Quaedam [MQ], 15 agosto 1972, V; Ministeri, n. 7; CEI, Documento pastorale Evangelizzazione e Ministeri [EvM], Roma, 15 agosto 1977, 64);
– se non si esegue il canto introitale e di comunione ed i fedeli non recitano le antifone, dire le apposite antifone al tempo opportuno (PNMR 26.56/i.152);
– ricevere la comunione in mano immediatamente prima che il celebrante o il diacono inizino a distribuirla ai fedeli e fare la comunione sotto le due specie.
b) In mancanza del diacono può:
– portare il libro dei Vangeli nella processione introitale, procedendo davanti al celebrante (PNMR 82/d.148-149; IM 6)
– introdurre la liturgia del giorno, dopo il saluto del celebrante, ma non l’atto penitenziale (PNMR 29.86; Romano riformato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II e promulgato da Papa Paolo VI [MRI], CEI, Libreria Editrice Vaticana 1983/2°, p. 294);
– proporre, dall’ambone o altro luogo, le intenzioni della preghiera universale, rispettando los chema proposto nel Messale (PNMR 45-46) e nell’introduzione all’Orazionale (PNMR 47.151.272; Precisazioni, n. 8; MQ V);
– in assenza del diacono o dell’accolito, reggere uno dei vasi sacri nella comunione sotto le due specie.
c) In assenza del salmista e del cantore è compito del lettore:
– proclamare il salmo responsoriale dall’ambone (PNMR 66.90.150.217.272; MQ V):
– se debitamente preparato, dirigere il canto dei fedeli e guidare l’assemblea nella partecipazione alla celebrazione (PNMR 66; MQ V).
d) Rientra inoltre nei compiti del lettore:
– curare la preparazione, compresa la dizione, dei fedeli che devono proclamare le Sacre Scritture e proporre le intenzioni della preghiera universale durante le celebrazioni liturgiche e accertarsi della loro presenza prima dell’inizio della celebrazione stessa (POLM 51; Precisazioni, n. 8; MQ V);
– collaborare, in accordo con chi presiede, e con diacono, ministri e altri responsabili della celebrazione, nel predisporre tutto ciò che è necessario per favorire una maggiore partecipazione attiva dei fedeli alla Liturgia della Parola (POLM 51; MQ V);
– nella celebrazione comunitaria della Liturgia delle Ore distribuire i vari compiti tra i fedeli presenti e proclamare il brano della Parola di Dio;
– in assenza del sacerdote o del diacono, guidare, in accordo con l’accolito, la celebrazione della Liturgia delle Ore, osservando le norme stabilite (Liturgia delle Ore secondo il Rito Romano, Principi e Norme per la Liturgia delle Ore [PNLO], 23.54.256.258).